Il metodo GLPS per il packaging industriale: dall’ascolto alla fornitura in 4 step

Scopri il metodo GLPS in 4 step per sviluppare imballaggi primari efficaci, conformi alle normative e pronti per le sfide del mercato.

Metodo GLPS per il packaging industriale dall’ascolto alla fornitura in 4 step | GLPS

Oltre l’80% dei problemi legati agli imballaggi primari non nasce in produzione, ma molto prima: nella fase in cui nessuno ha realmente ascoltato l’esigenza dell’azienda. È un dato che chi lavora sul campo conosce bene, ma che spesso viene ignorato. Il packaging non è solo un contenitore: è protezione del prodotto, garanzia di conformità normativa, efficienza nelle linee e nella logistica.

Il metodo GLPS nasce proprio da questa realtà. Non come teoria, ma come processo operativo in quattro step: ascolto, analisi, proposta, fornitura. In questo articolo capirai perché questo approccio fa la differenza, quali aspetti tecnici e normativi entrano in gioco, quali errori evitare e quali tendenze stanno cambiando il settore.

Per un responsabile R&D, acquisti o qualità, oggi il tema è urgente. Le normative si stanno irrigidendo, i costi di errore stanno crescendo e improvvisare non è più un’opzione sostenibile. La vera domanda è: quanto ti costa davvero un imballaggio sbagliato?

Sezione 1 – Inquadramento tecnico e normativo

Un imballaggio primario è tutto ciò che entra in contatto diretto con il prodotto. Non è una definizione teorica, è un vincolo legale e tecnico.

Le basi normative sono chiare:

  • regolamento (CE) 1935/2004: il materiale non deve trasferire sostanze nocive né alterare odore, gusto o composizione del prodotto
  • regolamento (UE) 10/2011: regola l’uso delle plastiche a contatto con alimenti
  • nuovo regolamento Europeo sugli imballaggi 2025/40 (PPWR): spinge in modo forte verso riciclabilità, riduzione degli sprechi e uso di materiali riciclati

Questi non sono principi astratti. Hanno impatti pratici su:

  • scelta dei materiali
  • geometrie del contenitore
  • compatibilità con linee di riempimento e sigillatura
  • gestione del fine vita dell’imballo

La domanda che spesso non viene fatta è semplice: il tuo imballaggio è progettato solo per rispettare le regole di oggi o anche quelle che stanno arrivando?

Sezione 2 – Analisi con esempio concreto

Immaginiamo un caso reale, molto comune nel settore alimentare.

Un’azienda produce snack in vaschetta termosaldata. Negli ultimi mesi aumentano i reclami: deformazioni della vaschetta e micro-perdite durante il trasporto.

Step 1 – Ascolto

Non si parte dal catalogo, si parte dal problema.

Si analizzano:

  • condizioni di trasporto
  • stress termici
  • struttura del pallet
  • tipo di film di chiusura
  • comportamento del materiale sotto sforzo

La domanda chiave è: il problema è il materiale o il progetto?

Step 2 – Analisi

Si mettono sul tavolo i dati reali, non le sensazioni.

Ad esempio:

  • differenza di comportamento tra struttura mono-materiale e strutture multistrato
  • uso di strato barriera EVOH
  • verifica della compatibilità con la linea esistente

Qui entra in gioco il costo/beneficio: se il nuovo materiale costa circa +2,3 € ogni 1000 pezzi, ma riduce i richiami dello 0,5%, il risparmio annuo può essere di diverse migliaia di €.

Vale la pena? Dipende dal contesto, non dallo sconto.

Step 3 – Proposta

Si costruisce una soluzione tecnica realistica, non ideale.

Non si promettono miracoli. Si definiscono test, simulazioni di trasporto, prove di linea.

Step 4 – Fornitura e controllo

La fornitura non è la fine, è l’inizio del controllo.

Si definiscono KPI chiari:

  • scarti di linea
  • deformazioni
  • integrità della sigillatura
  • leggibilità etichetta

Un aspetto spesso ignorato: nel caso di stampaggio a iniezione, se le specifiche cambiano, lo stampo non si “adatta”. Va rifatto. Chi racconta il contrario semplicemente non conosce il processo.

Domanda scomoda: quanti problemi ti stai portando dietro perché nessuno ha avuto il coraggio di ripartire da zero?

Sezione 3 – Implicazioni operative

Qui il metodo fa davvero la differenza tra professionisti e improvvisati.

Errori tipici da evitare:

  • gestire il packaging solo come tema di acquisto e non come tema strategico
  • scegliere soluzioni “green” senza un reale ritorno operativo
  • sottovalutare il costo di rifacimento di stampi e attrezzaggi
  • non definire KPI misurabili

Punti chiave del metodo GLPS:

  • coinvolgere tutte le funzioni: qualità, R&D, produzione, logistica
  • progettare pensando alla futura normativa, non solo a quella attuale
  • lavorare con partner tecnici qualificati, non solo fornitori di prodotto

Una domanda che pochi fanno: hai mai calcolato il costo reale di un richiamo prodotto legato al packaging?

Sezione 4 – Tendenze future e raccomandazioni

Il mercato si sta muovendo veloce, e non sempre in modo lineare.

Alcuni dati concreti:

  • Il mercato globale del packaging ha superato i 1.080 miliardi di dollari nel 2024 e continua a crescere
  • I prodotti con claim di sostenibilità crescono più velocemente dei prodotti tradizionali

Trend principali:

  • spinta verso mono-materiali riciclabili
  • aumento dei contenuti riciclati
  • integrazione di sistemi di tracciabilità (QR, RFID, smart label)
  • pressione normativa sempre più forte in Europa

Raccomandazioni operative:

  • non rincorrere le mode, valutare sempre il ritorno economico reale
  • progettare oggi pensando alle regole di domani
  • adottare un metodo, non soluzioni spot
  • affidarsi a strutture che lavorano come intermediari tecnico-commerciali, capaci di selezionare partner e tecnologie in modo indipendente

Qui l’esperienza e il network fanno la differenza, soprattutto quando non si è vincolati a una sola tecnologia.

Conclusione

Il packaging primario non è un dettaglio. È una leva strategica.

Il metodo GLPS in 4 step – ascolto, analisi, proposta, fornitura – nasce per ridurre improvvisazione, errori e costi nascosti. Funziona perché è strutturato, ma resta flessibile.

In un contesto fatto di normative più stringenti, costi crescenti e richieste sempre più complesse, improvvisare non è più accettabile.

Se stai valutando lo sviluppo o il ripensamento del tuo imballaggio primario, il prossimo passo logico non è cercare un prodotto, ma definire il metodo. Quando serve un confronto tecnico su casi reali, una struttura come GLPS può aiutare proprio in questo: trasformare il caos delle opzioni in un percorso chiaro e misurabile.

Per approfondire casi specifici, puoi utilizzare il form di contatto sul blog.