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Lotta ai Falsi Compostabili: Una Nuova Alleanza per la Tutela dell’Ambiente

In un periodo in cui l’attenzione verso la sostenibilità ambientale è sempre più centrale, emerge la necessità di contrastare la diffusione di imballaggi dichiarati compostabili ma che, in realtà, non rispettano le normative vigenti. Recentemente, un’importante iniziativa è stata lanciata per combattere questo fenomeno: Assobioplastiche, Consorzio Biorepack e TÜV Austria hanno firmato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di identificare e fermare le pratiche illegali nella distribuzione di shopper e imballaggi non conformi.

L’accordo tra queste organizzazioni mira a migliorare le attività di controllo e prevenzione, condividendo dati e informazioni rilevanti. Questa collaborazione è essenziale per proteggere le aziende che operano nel rispetto delle leggi, contrastando la concorrenza sleale e riducendo l’impatto ambientale negativo. In particolare, TÜV Austria si impegna a fornire un elenco aggiornato dei prodotti certificati e a segnalare eventuali usi ingannevoli dei marchi di certificazione.

Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche, ha sottolineato l’importanza di tale alleanza. “Le violazioni delle normative, che vietano l’uso di sacchetti in plastica tradizionale per la spesa e l’ortofrutta, causano danni economici alle aziende oneste e rappresentano una forma di dumping illegale, con costi di produzione inferiori ma un impatto ambientale molto più elevato”, ha dichiarato Bianconi.

Gli effetti dei falsi compostabili non si limitano all’economia, ma si estendono anche al sistema di gestione dei rifiuti organici. Marco Versari, presidente del Consorzio Biorepack, ha evidenziato come la presenza di materiali non compostabili nei rifiuti organici complichi il processo di compostaggio e digestione anaerobica, richiedendo ulteriori attività di rimozione. “Ogni chilo di materiali non compostabili sottrae tra 1 e 2 kg di rifiuti organici al trattamento”, ha spiegato Versari.

Crescenzo Di Fratta, CEO di TÜV Austria Italia, ha rimarcato l’importanza di proteggere la credibilità del sistema di certificazione. “Gli imballaggi illegali, che utilizzano impropriamente il nostro marchio, minano la fiducia nel sistema di certificazione. La collaborazione con Assobioplastiche e Biorepack rappresenta un’arma importante per tutelare le aziende rispettose dell’ambiente e della legalità”, ha concluso Di Fratta.

Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso un mercato più trasparente e rispettoso delle normative, contribuendo alla tutela dell’ambiente e supportando le aziende che operano correttamente.

Fonte: Polimerica, 20 maggio 2024.

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La GLPS SRL è un’agenzia di rappresentanza di articoli di imballaggio primario per le aziende operanti nel settore alimentare, con una forte specializzazione nei settori caseario, gelato, gastronomia e pasticceria.

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